La località si chiama Shibiriri, è una frazione di Ikonyero, periferia diKakamega,Kenya. Località di cui nessuno in Italia ha mai sentito il nome perché non essendo paradiso turistico, nessun bianco ci si reca e quindi nessuno porta aiuti. Io ci sono capitato quasi per caso, mi ha portato una persona di colore che lavora sulla costa, dove lavoravo anch'io come volontario, ma che è originaria di quella zona degli altopiani, siamo vicino al lago Vittoria e all'Uganda. Mi diceva questa persona, vieni a vedere la mia città sull'altopiano del Kenya, là non cisono aiuti, non c'è turismo e la vita è molto difficile. Sono andato,accompagnato da questa persona, e ho verificato con i miei occhi la realtà. Una realtà fatta di fatica e di lavoro nei campi. Ho conosciuto una vecchia signora che badava a 24 orfani con enormi difficoltà finanziarie e che gestiva un malandato asilo con 5 3bambini. Gli orfani dormivano in stanzette mal ridotte, per terra e in balia di zanzare e serpenti, gli abbiamo costruito un dormitorio, ristrutturando una vecchia costruzione, abbiamo fornito il dormitorio di letti a castello, materassi e copertine, adesso per la prima volta nella loro vita, dormono in un letto. Erano vestiti, o meglio svestiti in qualche modo e mangiavano quando ce n'era. Non avevano cure mediche, senza soldi non ci si cura.
Oggi hanno pasti regolari , carne due volte alla settimana, check medici preventivi e tutte le cure e le medicine di cui necessitano.
L'asilo era fatto di fango e con il pavimento in terra battuta e la colazione, una tazza di porridge, veniva servita ogni tanto, sempre per mancanza di soldi. Abbiamo costruito un nuovo asilo in muratura , tre nuove aule e un ufficio per le insegnanti, paghiamo le insegnanti e
forniamo il porridge , come colazione, tutti i giorni a tutti i bambini.I 24 bambini orfani dipendono da noi in tutto e per tutto, alimentazione, sanità, istruzione, vestiario ecc. Abbiamo completato il dormitorio ristrutturando altre due stanze per le bambine più grandi che ormai sono delle donnine. Abbiamo finito di scavare ben due pozzi per l'acqua e non saranno costretti a fare kilometri per procurarsela, pagandola. Abbiamo costruito un serbatoio collegato ad una pompa elettrica, oggi aprendo un rubinetto hanno la possibilità di accedere all'acqua, quasi un miracolo. Potranno lavarsi tutti e tutti i giorni, più sanità, lavare le loro
cose e cucinare. Abbiamo costruito il pollaio e il porcilaio e abbiamo comperato polli e maiali, per fare commercio e per la loro alimentazione, hanno un grande bisogno di proteine nobili.
Abbiamo completato la sartoria e le bambine meno capaci nella scuola potranno imparare un mestiere.
Tutti i lavori noi li seguiamo personalmente, io mi reco a Kakamega due o tre volte all'anno, soggiornandovi almeno un mese per volta.
Il progetto non è finito, vogliamo portare i bambini a diventare indipendenti , quindi fino a quando non saranno in grado, dopo la scuola, di trovare un lavoro o comunque di creare noi i presupposti per farli lavorare, creando laboratori di falegnameria e di sartoria. Il laboratorio di sartoria verrà realizzato nell'anno 2018.
Tutto questo è un sogno che stà diventando realtà, non so dire se il sogno era il mio e di mia moglie Lorenza o se invece era il sogno di questi bambini, ma stà diventando realtà.
Non si può fare tutto da soli, pur armati della più grande buona volontà, ci vuole l'aiuto di molte buone persone che abbiano la giusta sensibilità, noi queste persone le abbiamo conosciute e lavorano con noi e grazie a loro e con loro portiamo avanti questo progetto e questa incredibile
avventura.
Grazie
Per raccogliere fondi organizziamo gli eventi più disparati, corse running, cene e apericene, camminate, giornate benessere, spettacoli di magia per bambini e adulti, gare di burraco, giornate spinning, spettacoli di commedia leggera, concorsi di poesia e letteratura, mostre fotografiche e di quadri, partecipate, vi divertirete e darete un grosso aiuto ai bambini di Kakamega.